Un assegno bancario è un’operazione a disposizione dei titolari di conti correnti online o tradizionali. Ti permette di smaltire la tua liquidità depositata in qualsiasi momento, effettuando pagamenti al posto di contanti, bancomat e carte di credito, come si compila?
Gli assegni bancari possono essere “trasferibile” o “non trasferibile”. Nel primo caso, il beneficiario può cedere l’assegno a un terzo, e il beneficiario deve firmare sul retro dell’assegno dove compare la dicitura “endorsement”. Gli assegni “non trasferibili” devono essere ritirati esclusivamente dal beneficiario che ha redatto l’assegno. L’emissione di assegni scoperti, ovvero di importo superiore alla liquidità depositata, costituisce illecito amministrativo e comporta sanzioni pecuniarie nonché l’avvio di procedure di denuncia, con conseguente perdita di reputazione creditizia e sanzioni, come il divieto di emissione di assegni per altri banche per almeno due anni. Affinché l’assegno sia valido bisogna compilarlo correttamente, vediamo come si compila un assegno bancario.
Ecco la guida rapida per compilare un assegno in modo semplice..
- IL LUOGO: Quando si compila un assegno bancario, devi indicare (sulla prima riga accanto alla data) dove ti trovavi quando l’assegno è stato emesso. Se l’ubicazione coincide con quella della banca emittente l’assegno si dice emesso “su piazza”; se le due ubicazioni non coincidono l’assegno si dice “fuori piazza”.
- LA DATA: Sempre sulla prima riga, subito dopo il luogo, deve essere indicata la data di emissione. Questo è importante perché gli assegni devono essere presentati entro un certo numero di giorni per il ritiro ovvero: 8 giorni se l’assegno è “in piazza” e 15 giorni se è “fuori piazza”. Oltre questo limite, chiunque scriva un assegno può ordinare alla banca di interrompere il pagamento. Infine, la legge non consente l’emissione di assegni postdatati, cioè successivi alla data di effettiva emissione dell’assegno.
- L’IMPORTO IN CIFRA: Per evitare contestazioni, l’importo dell’assegno deve essere indicato due volte e deve includere due decimali, anche nel caso in cui siano pari a zero. L’importo in cifre, va specificato alla fine della prima riga. Ad esempio, se l’assegno è di 500 euro, bisognerà scrivere 500,00 o, in presenza di centesimi, 500,50.
- L’IMPORTO IN LETTERE: L’elemento appare sulla seconda riga dell’assegno. In questo caso, l’importo deve essere scritto per intero e deve essere inserito un trattino tra il numero intero e il decimale. Come nell’esempio precedente, se l’assegno è di 500 euro è necessario scrivere: 500/00. Se sono 500,50 euro è necessario scrivere: cinquecento/50.
- IL BENEFICIARIO: l’emittente dell’assegno compare sulla terza riga. Quest’ultimo può essere incassato dal beneficiario solo se l’assegno è “non negoziabile”. In caso contrario, il beneficiario può girare l’assegno a terzi firmando l’apposito spazio sul retro dell’assegno. Si raccomanda sempre una clausola “incedibile” per evitare che gli assegni cadano nelle mani di persone sconosciute.
- LA SOTTOSCRIZIONE DEL MITTENTE: È la firma autografa della persona che ha emesso l’assegno e deve corrispondere alla firma depositata in banca. È sull’ultima riga a destra.
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