- Uno studio apre nuove possibilità alternative alla chemioterapia e all’immunoterapia
I virus possono aiutarci a curare il cancro (anche il cancro metastatico). I ricercatori del City of Hope Cancer Research and Treatment Center di Los Angeles e i ricercatori dell’Australian Biotechnology Association Imugene Limited hanno affermato di aver sviluppato Vaxinia, un virus che infetta e uccide le cellule tumorali.
- Come funziona Vaxinia in dettaglio
Vaxini è un virus del vaiolo geneticamente modificato precedentemente utilizzato nei vaccini contro il vaiolo. Ha un duplice ruolo, attacca le cellule tumorali e protegge le cellule sane, attivando il sistema immunitario. Il funzionamento di questo “virus oncolitico” (come dicono gli esperti) è molto semplice: il virus infetta le cellule tumorali, che vengono distrutte e rilasciano particelle virali infettive che aiutano il sistema immunitario a distruggere i tumori rimanenti. “La nostra ricerca precedente ha dimostrato che i virus oncolitici possono stimolare una risposta del sistema immunitario e uccidere il cancro e renderlo più reattivo ad altre immunoterapie”, spiega Daneng Li di City of Hope. “Utilizzando CF33, speriamo di migliorare il beneficio clinico e la qualità della vita dei pazienti oncologici difficili da trattare che utilizzano i trattamenti attuali”.
- Avviato studio di fase 1 sull’uomo
Negli animali, è stato dimostrato che il virus riduce i tumori del colon, del polmone, della mammella, dell’ovaio e del pancreas.
Lo studio entra nella Fase 1 per valutare la sicurezza di questa terapia nell’uomo nel contesto di tumori solidi o metastatici. Il 18 maggio è stata iniettata la prima dose di Vaxinia ad un uomo.
Lo studio, della durata di 24 mesi, sarà condotto su 100 adulti con tumori solidi avanzati o metastatici che hanno precedentemente tentato trattamenti senza successo. Un vantaggio di questa terapia è che può funzionare dove altri hanno fallito. In effetti, alcune caratteristiche che sembrano rendere i tumori più resistenti alla chemioterapia sono invece fattori di successo per la terapia del virus oncolitico. Dopo la prima fase, il farmaco potrebbe diventare la seconda terapia antitumorale “oncolitica” approvata dalla FDA statunitense. In effetti, un altro farmaco, Talimogene laherparepvec (T-VEC), esiste già negli Stati Uniti e si basa su una versione modificata del virus dell’herpes simplex per combattere il melanoma.
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